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"dalla penna del Bale" Il Duello

Abbiamo analizzato nei precedenti articoli due principi da dare alla squadra per superare le linee di pressione avversarie: la guida e il passaggio chiave.

Entrambi sono idee che prevedono il riconoscimento di una situazione di gioco in rapporto al compagno e all’avversario.

Andiamo a vedere adesso un altro metodo, volto per lo più al superamento del diretto avversario, ma perché no, di più avversari e di interi reparti: il duello individuale.

Il duello è l’essenza e l’emozione del calcio: fantasia, estro, imprevedibilità, tecnica, velocità e potrei andare avanti con gli aggettivi, in una sola parola: SPETTACOLO.

Questa modalità di superamento degli avversari, molto discussa negli ultimi tempi, va allenata in maniera molto approfondita e non solo, come spesso si pensa, in fase difensiva; è molto importante dare ai nostri ragazzi le basi affinché si possano approcciare al meglio a questa mini-situazione di gioco, riconoscendola e capendo come sfruttarla a loro vantaggio.

Come avrete capito l’analisi sarà esclusivamente sulla parte offensiva del duello.

Partiamo dall’aspetto mentale: al netto dell’indole più o meno spiccata dei giocatori a cimentarsi in questa specialità, è fondamentale che i ragazzi si sentano “forti ed in fiducia” quando vanno a provare una giocata simile; questo, forse ancora più di tutti gli altri aspetti che vedremo, passa da noi. Siamo noi a infondere con il nostro linguaggio verbale e non la personalità e la sicurezza nel proporre il duello, linguaggio che deve essere chiaro e coerente, prima e dopo, a prescindere dall’esito.

Il secondo aspetto è quello “tattico”, e quando parlo di tattico parlo di SCELTA, ovvero nel trasmettere ai ragazzi gli strumenti per capire quando questo mezzo va utilizzato e in particolare riconoscere la situazione in cui hanno più o meno vantaggi sul diretto avversario.

Il terzo aspetto è quello tecnico, che passa dal primo controllo (più o meno lungo in base alla distanza dall’avversario, ma sempre volto a prendere il massimo della velocità possibile) alla fantasia nelle finte, dalla velocità della guida, a quale piede avversario andare a puntare (offensivo o difensivo).

Per far sì che il giocatore sia preparato al meglio, a parere mio, e non riguarda solo il duello ma tutte le varie fasi di gioco, sarebbe opportuno far allenare il giocatore nelle zone di campo e nelle situazioni nelle quali molto probabilmente si troverà a proporlo; chiaramente, parlando di giovani calciatori che magari non hanno ancora il ruolo definito è giusto che sperimentino ogni zona di campo e situazione. Salendo però con l’età e la specializzazione del ruolo (se di ruolo si può ancora parlare nel calcio moderno) sarà importante privilegiare determinate zone e tipologie: un attaccante centrale verrà stimolato sul duello dorsale in zona centrale oppure al duello da palla sopra in campo aperto, un esterno agirà maggiormente vicino alla linea andando ad affrontare un avversario che molto probabilmente gli arriverà da zona centrale, un esterno basso lavorerà di più su duelli in campo aperto, andando a sfruttare gli spazi interni o esterni che i compagni gli aprono con i loro movimenti, ecc.

Conoscere e ri-conoscere per creare giocatori di personalità che non abbiano paura, anzi trovino piacere a rischiare questa tipologia di giocata, che deve essere supportata da tutta la squadra alla quale dobbiamo essere in grado di far capire i benefici che essa può darci.

Si possono vedere le tipologie di duelli sopra descritte: quella di un esterno di attacco, vicino alla linea laterale con l’avversario che arriva a chiudere la giocata da dentro; il duello dorsale dell’attaccante centrale e infine il duello in campo aperto di un terzino o di un centrocampista, che attacca in campo aperto avendo la possibilità per dentro o per fuori in base anche agli spazi liberati dai compagni.