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La Postura al Servizio della Tecnica

Da sempre sono fermamente convinto che la qualità tecnica derivi dalle capacità coordinative dei bambini e dei ragazzi.

Molto spesso infatti ci concentriamo sul gesto tecnico, catalogandolo erroneamente come tocco del piede sull’attrezzo, indirizzando la nostra attenzione unicamente su questo aspetto quando invece, l’elemento principale da osservare, riguarda la postura del corpo del calciatore in relazione al gesto tecnico.

Mi spiego meglio.

Pensiamo ad un gesto molto utilizzato durante una partita o allenamento, cioè il controllo. Questo può essere eseguito con diverse parti del piede, ma ciò che influenza moltissimo il risultato è proprio l’approccio posturale.

Pensiamo ad un bambino che riceve palla ed è fermo sul posto con una postura eretta del busto con gambe tese. La sensibilità che questo avrà sul piede sarà notevolmente relazionata alla postura e chiaramente influenzata da questa.

Il risultato nella maggioranza dei casi, sarà un controllo imperfetto con la palla che, in relazione alla forza del passaggio, finirà più o meno distante dal giocatore, costretto ad inseguirla. Il tutto perché si creerà quell’effetto “Muro” dove la palla si scontrerà con un elemento rigido che non accarezza l’attrezzo ma anzi lo respinge.

Pensiamo invece ad un ragazzo che prima controlla ciò che gli accade attorno e riceve ed elabora informazioni così da preparare una postura orientata al gioco, che si piega sugli arti inferiori andando a creare presa di coscienza del corpo che si trasferirà sulla percezione del piede presentando una maggiore sensibilità per “accogliere” la palla.

Oltre a questo il busto sarà leggermente spostato in avanti, con le braccia aperte, per avere maggiore stabilità e protezione, in relazione ad un contatto possibile con l’avversario.

Certo anche il “piede” vuole la sua parte e sarà importante averlo ben aperto con la punta rivolta verso l’alto per accompagnare l’attrezzo nella direzione che abbiamo deciso.

In conclusione come nella totalità dei gesti dobbiamo cercare di raggiungere individualmente un’armonia generale del nostro corpo che possiamo racchiudere nella parola “coordinazione”.

 

Controllo Orientato

Un Esercizio Analitico molto semplice, ma molto efficace, è quello sul controllo orientato.

Il ragazzo si posiziona su una linea immaginaria all'interno dei due cinesini, distanti circa due metri l'uno dall'altro. Prima di ricevere palla fa un contromovimento sul cinesino posizionato alle sue spalle. Iniziamo così a lavorare anche sul controllo di ciò che ci circonda e sullla ricezione in movimento, due concetti fondamentali.

Una volta ricevuta palla il calciatore dovrà indirizzare il controllo uscendo dalla linea dei cinesini e trasmettere palla al Mister. 

Possiamo lavorare prima sul controllo ad aprire, poi a chiudere, variando nel tempo le modalità di orientamento del piede, arrivando a lavorare anche sul dribbling dorsale.

Questo esercizio ci consente di lavorare sulle varie posture del corpo e del piede, affrontando in modo analitico tutti i temi necessari per una corretta esecuzione.

Cosa ne pensi?